di Paolo MALERBA - Direzione Provinciale PSI Genova
Nell'incontro del Segretario Nazionale con la Federazione Socialista a Genova è stato prospettata da Nencini un'eventuale alleanza elettorale del partito con il PD e l'UDC.
Nell'incontro del Segretario Nazionale con la Federazione Socialista a Genova è stato prospettata da Nencini un'eventuale alleanza elettorale del partito con il PD e l'UDC.
Ma a ben vedere non esistono possibili mediazioni tra chi si richiama alla tradizione socialista e chi ne rinnega i valori applaudendo Monti e rincorrendo il mercato. Meno che mai il socialismo autentico può imparentarsi con la peggiore deriva neo-democristiana, ondeggiante - con sconcertante disivoltura - tra destra e sinistra alla ricerca di un facile consenso elettorale.
Del resto come non concordare con Casini che gli elettori hanno sempre ragione - quale che sia il risultato che esca dalle urne - e sebbene taluni non ne abbiano ancora piena consapevolezza il responso elettorale degli italiani è stato chiaro e affatto ambiguo: disaffezione per la politica, vittoria dell'astensionismo e del populismo demagogico.
E' appunto da qui che occorre partire, poiché un risultato del genere non scaturisce dal caso e non è frutto di un'improvvisa e degenerata epidemia di antipolitica. Si tratta di un risultato politico che dice - in maniera inequivocabile - come il problema del Paese stia in una classe dirigente completamente aliena dai problemi della gente comune, in una politica - partiti compresi - incapace e non all'altezza della situazione e nonostante ciò bene attenta a non perdere i propri intollerabili privilegi di casta.
I socialisti non hanno bisogno di qualche posto da deputato elargito dal più forte in cambio dell'assenso a un sistema sociale che divora posti di lavoro, fomenta il precariato e la sotto occupazione, stritola la sanità e l'istruzione. I socialisti esistono da 120 anni perché ancora esistono problemi sociali e perché la deriva neo liberista li ha resi sempre più insopportabili e ha acutizzato le diseguaglianze.
Il consenso elettorale lo si acquisisce dignitosamente soltanto prendendosi carico dei problemi della gente comune, assumendo un'intransigente atteggiamento socialista e una dirittura morale senza pari, non certo rincorrendo improbabili e poco edficanti alleanze elettorali.
Il Partito Socialista Italiano deve tornare tra la gente prima di poter pensare di rientrare in Parlamento, prima sarà pronto a raccogliere la sfida sociale e prima otterrà il consenso necessario.
Per chi avesse ancora qualche dubbio questo non è più posto né per nani e né per ballerine.
Del resto come non concordare con Casini che gli elettori hanno sempre ragione - quale che sia il risultato che esca dalle urne - e sebbene taluni non ne abbiano ancora piena consapevolezza il responso elettorale degli italiani è stato chiaro e affatto ambiguo: disaffezione per la politica, vittoria dell'astensionismo e del populismo demagogico.
E' appunto da qui che occorre partire, poiché un risultato del genere non scaturisce dal caso e non è frutto di un'improvvisa e degenerata epidemia di antipolitica. Si tratta di un risultato politico che dice - in maniera inequivocabile - come il problema del Paese stia in una classe dirigente completamente aliena dai problemi della gente comune, in una politica - partiti compresi - incapace e non all'altezza della situazione e nonostante ciò bene attenta a non perdere i propri intollerabili privilegi di casta.
I socialisti non hanno bisogno di qualche posto da deputato elargito dal più forte in cambio dell'assenso a un sistema sociale che divora posti di lavoro, fomenta il precariato e la sotto occupazione, stritola la sanità e l'istruzione. I socialisti esistono da 120 anni perché ancora esistono problemi sociali e perché la deriva neo liberista li ha resi sempre più insopportabili e ha acutizzato le diseguaglianze.
Il consenso elettorale lo si acquisisce dignitosamente soltanto prendendosi carico dei problemi della gente comune, assumendo un'intransigente atteggiamento socialista e una dirittura morale senza pari, non certo rincorrendo improbabili e poco edficanti alleanze elettorali.
Il Partito Socialista Italiano deve tornare tra la gente prima di poter pensare di rientrare in Parlamento, prima sarà pronto a raccogliere la sfida sociale e prima otterrà il consenso necessario.
Per chi avesse ancora qualche dubbio questo non è più posto né per nani e né per ballerine.
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