lunedì 5 novembre 2012

I socialisti per la sicurezza urbana e ambientale incontrano il sindaco di Genova

Lunedì scorso a Genova i socialisti hanno incontrato il Sindaco Marco Doria.
Dopo l'incontro sul registro delle coppie di fatto i socialisti sono ritornati dal SIndaco Doria. L'incontro è durato oltre le due ore, sino a tarda serata.

Tra il sindaco e i socialisti di Oppedisano - non presenti in consiglio comunale - il confronto è periodico, diretto e leale come sempre sulle questioni più sentite dalla cittadinanza: questa volta al centro del tavolo, al sesto piano di Palazzo Tursi, le linee programmatiche dell'amministrazione con particolare riferimento all'annosa questione della " global security" e la sicurezza ambientale.
Corrado Oppedisano segretario psi, accompagnato dagli ex amministratori Merella, Pennisi, Burlando e dal prof. Paolo Malerba e dal leader dei giovani Matteo Pugliese, ha consegnato una proposta di deliberazione per l'amministrazione di Tursi.

La prima fu la bozza consegnata al sindaco si riferiva alle coppie di fatto, conferma il sindaco che sta procedendo.


I socialisti per la sicurezza urbana

La seconda idea dei socialisti verte completamente sulla sicurezza pubblica con il contributo diretto del comune di Genova attraverso la dotazione di 40 vigili di quartiere, garante il super esperto arcangelo Merella che bolla come "possibile".
Ma i bobby Genovesi secondo Oppedisano prestano già servizio nel corpo dei vigili urbani, corpo che sfiora le 1000 unità in servizio. Parliamo di agenti di polizia municipale preparati conoscitori del territorio e armati.
Non possiamo lasciare fuori dalle scuole e per strada i nonnini con la paletta e i volontari specializzati quando il comune ha personale capace e competente, magari da riqualificare e formare meglio e a quel punto con migliori incentivi.
Quello che sogna Oppedisano non è Londra ma Milano dove il sindaco Pisapia qualche mese fa ha deliberato il "Progetto Ambrogio" attraverso il quale 80 vigili iniziano a presidiare la città con grandi risultati e immediati.

Deterrenza alla microcriminalità mediazione sociale, presenza nei luoghi a rischio e ad alta frequentazione e quant'altro previsto di competenza per un Vigile urbano.
Sarebbero più motivati i vigili stessi, ad assumere un ruolo di manager sociale e nel caso di veri "agenti di polizia"rispetto il contatto diretto con il cittadino e la pubblica sicurezza.
Basterebbe riqualificare e formare 36 uomini e donne e assegnarli alle 9 delegazioni territoriali cdc, un coordinamento territoriale gestito direttamente dal comando centrale, una partnership a doppia mandata tra
comando e territorio.

" Sarebbe bello pensare ad uniformi compatibilmente modificate rese più vistose" - spiegano i socialisti - "tali da costituire un deterrente visibile per i maleintenzionati" Nonché a dotazioni palmare comprese di gps per la localizzazione degli agenti, oltre quanto già esistente.

Insomma basta Cantunè, il termine è superato, oggi è necessario avere veri agenti metropolitani che potrebbero assolvere ad una funzione chiave nelle operazioni interforze per la sicurezza pubblica e la mediazione sociale.

Genova deve cambiare e uscire da questo " sortilegio" che produce la paura di fare chamata in altri termini immobilismo: c'è bisogno di un fatto nuovo di qualcosa che parta, che si muova. Fare, e qui i socialisti insistono con il sindaco.

"Sindaco parta allora con i Bobby all'inglese, anzi alla Milanese.. tra l'altro non costerebbe nulla alle casse pubbliche."


I socialisti per l'ambiente

Un'altra idea per la prevenzione dei danni prodotti da dissesto idrogeologico  - che tanti gravi lutti ha provocato negli ultime anni alla popolazione ligure e genovese - è stato sottoposta al sindaco dai socialisti. Un progetto per l'utilizzo di "volontari del cielo" , ovvero di piloti volontari dotati di velivoli ultraleggeri in grado di monitorare dall'alto il territorio più fragile e a maggior rischio ambientale.

Le principali cause degli eventi alluvionali che si sono succeduti in Liguria negli ultimi anni sono da ricercarsi nell'ostruzione dei corsi d'acqua, nella scarsa funzionalità della rete di deflusso, nelle diffuse situazioni di dissesto idrogeologico dovute all'abbandono del territorio montano.
Da questa situazione derivano dissesti di varia tipologia: frane di crollo dovute a particolari situazioni di fragilità strutturale degli ammassi rocciosi, colate detritiche improvvise e veloci, deformazioni profonde di un versante o colamenti lenti, continui nel tempo e lesivi per le strutture sovrastanti. È noto come la conformazione orografica della Liguria caratterizzata dalla presenza dell’arco alpino - appenninico a ridosso del Mare Ligure, intensifichi le fenomenologie meteorologiche in transito o direttamente generate nel Golfo ligure.

A peggiorare questo quadro la sequenza di eventi alluvionali gravi e gli incendi che hanno colpito il territorio regionale nell’ultimo decennio hanno, di fatto, aumentato consistentemente la vulnerabilità del territorio rendendolo sempre più fragile ed esposto

Attraverso l'attuazione del progetto l'Amministrazione locale potrà disporre in maniera continuativa di un proprio servizio - quasi a costo zero - di monitoraggio e di ricognizione area, tale da permettere la raccolta di dati e l'elaborazione tecnico-scientifica di questi, nonché un'attività mirata di studio, di formazione e informazione, di elaborazione  progettuale anche in materia di previsione e prevenzione dei rischi, utilizzando risorse umane e figure professionali specializzate già pronte e disponibili sul territorio a titolo volontario e completamente gratuito. 

Malerba, responsabile del progetto, ha dimostrato come con una spesa di soli 2500 euro l'anno si potrebbe fare molto per l'ambiente, monitorando il territorio metropolitano e rivierasco dal cielo per circa 20 ore di volo.

Nello specifico sarà possibile effettuare valutazioni della salute del territorio e della costa, nonché dei fenomeni connessi all’antropizzazione attraverso una ricognizione periodica che renda possibile la creazione di un archivio di dati tale da individuare per tempo le trasformazioni ambientali sopravvenute e e i rischi ad esse connesse.
Al termine del colloquio Psi Genova ha anche consegnato al sindaco la proposta formale di intitolare la strada del lungomare di Pegli all'ex sindaco socialista Fulvio Cerofolini.


Corrado Oppedisano segretario PSI

giovedì 25 ottobre 2012

IL PSI CON BERSANI PRONTO PER LE PRIMARIE

di Corrado Oppedisano




LA CARTA D'INTENTI CON BERSANI VENDOLA E NENCINI per garantire un governo di centro sinistra al paese.

per garantire un governo di centro sinistra al paese.



Dopo la sigla dell'accordo sulla carta d'intenti con Bersani e Vendola, Il segretario Nazionale Riccardo Nencini ha convocato i segretari del PSI in Italia insieme ad i sindaci e agli amministratori per mettere a punto la macchina del Psi in vista dell’appuntamento previsto per il prossimo 25 novembre.

A Genova sarà Giuliano Pennisi, Matteo Pugliese ed Elisa Gambardella a Coordinare i lavori dei comitati socialisti.
Per PSI sarà massimo lo sforzo e il contributo dei dirigenti e amministratori locali socialisti nell’organizzazione delle primarie di coalizione.
Un impegno che fa leva sulla forza e sul radicamento della realtà socialista nei territori dove le amministrazioni del Psi sono presenti.
BERSANI è stata una scelta ispirata dall’europa socialista è comunque il politico più vicino all’eurosocialismo di holland. E’ questo Il significato della scelta fatta dai socialisti per Bersani, discussa e condivisa col Partito dei socialisti europei a Bruxelles.
Qualche settimana fa infatti, PSI ha deciso di sostenere, in piena autonomia, il segretario del partito democratico alle primarie di coalizione poichè rappresenta l’alternativa al disimpegno politico dell’attuale compagine che può garantire una svolta riformista condivisa nell’europa dove nel parlamento europe PSE è il maggior partito.
Il contributo e l’adesione alla carta di intenti (Per il bene dell’Italia) sarà totale: sostenere un candidato riformista, concorrere alla definizione di un programma detagliato dalla forte impronta riformista e coerente con le idee del Partito Socialista è il nostro impegno affinché l’Italia possa far conto su un governo di centro sinistra stabile che garantisca lo sviluppo nel segno dell’equità, del rigore, della laicità e dell’innovazione.
La difesa e lo sviluppo dello stato sociale in primis, l'utilizzo dei mercati finanziari per recuperare credibilità e crescita economico- finanziaria, dopo.
Noi siamo per “Rottamare le cose ma non le persone” e per questi motivi che la prima intesa tra PD PSI e SEL di Vendola presuppone un’ampia possibilità di vittoria alle successive elezioni politiche.
Stiamo, a seguire, organizzando una prima iniziativa pubblica con la segreteria del PD, PSI E SEL.

Si farà sarà a Pegli con i tre responsabili di coalizione nei primi giorni di novembre: Corrado OPPEDISANO giovanni LUNARDON e Antonello SOTGIU, pronti alla pubblica sfida.
Infine Per il PSI ci sono già 20 comitati, solo a Genova, altri nelle provincie e in molte sedi di partito messe già a disposizione per le Primarie:

I primi tavoli organizzativi sono:
Sezione PSI Pegli, Giardini Peragallo; la federazione di Genova Via del fossato 2 a marassi; sono in fase di attivazione anche : Quarto in vico schiaffino 32, val polcevera via pernecco 25; a Busalla Piazza macciò, Ronco scrivia Via sauro 60, A Rossiglione in via Ziarotti 22; Santa Margherita in via Quadraro 1, Arenzano Oregina lagaccio saranno successivamente comunicate le disponibilità .

martedì 23 ottobre 2012

Nati a Genova i primi 14 "Comitati socialisti per Bersani".

Nell'ambito dell'impegnativa campagna del PSI a sostegno di Pierluigi Bersani a candidato del centro sinistra alle prossime elezioni politiche,si sono costituiti a Genova i primi 14 comitati socialisti per Bersani che hanno già designato i loro coordinatori .




1 ) Comitato provinciale socialisti per Bersani - Corrado Oppedisano

2 ) Giovani socialisti per Bersani - Elisa Gambardella

3 ) Socialisti di Pegli per Bersani - Gianni De Barbieri

4 ) Socialisti di Prà e Voltri per Bersani - Massimo Picchi

5 ) Socialisti del Golfo Paradiso per Bersani - Roberto Vucas

6 ) Socialisti della Valpolcevera per Bersani - Riccardo Oliva

7 ) Socialisti di Quarto e Sturla per Bersani - Fabio Morchio

8 ) Socialisti di Quinto e Nervi per Bersani - Maurizio Spanò

9 ) Socialisti di Carignano per Bersani - Arcangelo Merella

10)Socialisti di Castelletto per Bersani - Giuliano Pennisi

11)Operatori socialisti della sanità per Bersani - Mauro Rossi

12)Socialisti del mondo della scuola per Bersani - Paolo Malerba

13)Socialisti della Foce per Bersani - Angela Burlando

14)Socialisti del Tigullio per Bersani - Luigi Cademartori

Accanto a questi primi gruppi di compagni se ne stanno costituendo diversi altri nelle varie parti della città e della provincia .

Gli amici e i compagni socialisti che desiderano collaborare alla campagna per le primarie possono prendere contatto con la Federazione o con i sopra citati compagni

Mercoledi 24 ottobre alle ore 18 in Federazione si terrà il Comitato Direttivo per l'organizzazione della campagna elettorale.Siete tutti vivamente invitati ad essere presenti.


venerdì 19 ottobre 2012

Convocazione direttivo provinciale


Il direttivo provinciale del PSI di Genova è convocato 
MERCOLEDI' 24 OTTOBRE 2012 alle ore 18
presso la sede della Federazione Provinciale
o.d.g.:
1- Elezioni Primarie 
2- Tesseramento
3- Varie

Cercate di essere presenti

venerdì 12 ottobre 2012

Monti e Prefumo sferrano il colpo di grazia alla scuola pubblica

Altri tagli in vista per la Scuola Pubblica: con la spending review vengono sforbiciati altri 200 milioni di euro a cui occorre aggiungere altri 184 milioni previsti dalla legge di stabilità.

E' veramente odioso che chi abbia un reddito di oltre un milione e mezzo di euro (leggi On. Monti - dati del 2010) imponga "sacrifici" a chi ha un reddito pari a quello degli insegnanti italiani che peraltro hanno un salario tra i più bassi d'Europa.

Tanto per evidenziare meglio, riportiamo in calce i dati relativi agli stipendi medi in Europa di un professore di scuola secondaria superiore dopo 15 anni di anzianità :

Svizzera 56.500 - Olanda 49.400 - Germania  44.400 - Belgio 42.200 - Scozia 38.300 - Danimarca 38.100 - Irlanda 37.500 - Inghilterra  35.200 - Finlandia 34.800 - Spagna 34.200 - Austria  31.800 -  Norvegia  30400 - Svezia 27.400  - Francia  27.300 - Italia 26.400 - Media OCSE 34.800

Ebbene a Monti e Profumo non è bastato ancora, tanto che hanno deciso nella Legge di stabilità di aumentare agli insegnanti le ore di lezione frontale che passerebbero da 18 a 24 settimanali, tutto questo a parità di stipendio. Si badi bene le attuali 18 ore di lezione frontale non sono tutte le ore che un insegnante lavora, ma rappresentano soltanto la punta dell'iceberg in quanto non comprendono le ore per preparare le lezioni, tantomeno il tempo dedicato alla correzione dei compiti e degli scritti e neppure le ore dedicate agli Organi Collegiali.

Come si tradurrebbe la novità nella preparazione degli studenti?
Semplicemente! L'insegnante che oggi ha a che fare con 9 classi, ovvero con una media di 270 studenti, si troverebbe a doverne preparare e valutare ben 360.

E gli studenti non sono pratiche da evadere, ma persone con una storia, con pregi e difetti, con problematiche diverse, con diversi modi di apprendimento. Diventerebbe assai arduo per gli insegnanti avere sempre ben presente 360 storie diverse, 360 modi di apprendimento diverso nel momento di insegnare ai ragazzi qualcosa.

E infatti non è questo il punto: la Scuola Pubblica - per questi tecnici milionari al governo - non rappresenta il futuro per il Bel Paese, ma soltanto un mero capitolo di spesa da tagliare.

Per i docenti precari la novità significherebbe l'estromissione definitiva dal mondo della scuola
la perdita di posti di lavoro non ammonterebbe a "soli" 6.500 posti, come ventilato dall'on. Bersani, ma a ben 25.000 posti "normali" più altri 4.000 posti di sostegno.



Partecipazione

cari Compagni
in vista della segreteria nazionale di sabato p.v. invito i compagni a formulare contributi scritti e inviarli sulla casella del partito

(psigenova@libero.it) oppure (malerba_paolo@alice.it)

La segreteria PSI Genova si occuperà di strutturare una sintesi. 


un caro saluto a tutti da Corrado Oppedisano

mercoledì 3 ottobre 2012

SOCIALISTI, NASCE IL COORDINAMENTO DEL NORD, SI ALLE PRIMARIE MA DI COALIZIONE


MILANO 29 SETTEMBRE 2012


Riuniti a Milano i segretari regionali, provinciali e i componenti della Direzione Nazionale del Nord Italia, con la presidenza di Roberto Biscardini della Segreteria Nazionale, hanno deciso di costituire un coordinamento socialista del Nord Italia.

L’accordo in discussione tra PD, SEL e PSI per le elezioni 2013 deve approfondire i contenuti programmatici e si auspica che si radichi nei territori per non essere di vertice senza base reale. L’accordo elettorale può rappresentare la base di partenza per un processo di aggregazione della sinistra italiana in raccordo con il Socialismo Europeo, anche in vista delle elezioni europee del 2014. La crisi del modello neoliberista e delle politiche di risanamento finanziario, fondate unicamente sull’austerità, impongono la ricerca di politiche alternative di sviluppo, che solamente la capacità rivoluzionaria di un riformismo determinato e intransigente di un moderno socialismo può elaborare.

La partecipazione alle primarie con un’eventuale presenza di un candidato socialista sarà decisa quando ne saranno conosciute le regole e la natura. Naturalmente i socialisti sono unicamente interessati a primarie di coalizione e non a contese per la leadership del PD.

I socialisti del Nord ritengono inoltre che i temi del lavoro, della politica industriale e del rilancio della competitività, non solo delle imprese, ma del sistema paese, grazie anche a nuovi modelli di relazioni sindacali, debbano essere la vera architrave sulla quale costruire il programma del centro-sinistra e, in caso di vittoria, il primo punto del programma del futuro governo.

La politica rinnovandosi nel metodo di fare politica e nella selezione dei suoi gruppi dirigenti, dentro un quadro più ampio della più complessa riforma dello Stato, deve rispondere in positivo alla sfida dell’antipolitica, che si sta trasformando in una delegittimazione delle istituzioni democratiche rappresentative, già con un ruolo ridotto dalla preminenza degli esecutivi.

Il PSI nel Nord e in Italia intende costituire il punto di riferimento per una riaggregazione dell’area socialista la cui riduzione costituisce un fattore di debolezza della sinistra italiana nel suo complesso e di estraneità ai processi politici europei.











lunedì 24 settembre 2012

COORDINAMENTO PSI NORD ITALIA



IL COORDINAMENTO PSI NORD ITALIA E' CONVOCATO

SABATO 29 SETTEMBRE ORE 11.00 A MILANO

L'INCONTRO SARA' CURATO DA ROBERTO BISCARDINI

PARTECIPANO ALL'INCONTRO CORRADO OPPEDISANO E MAURIZIO VIAGGI 

GLI AMMINISTRATORI E I DIRIGENTI INTERESSATI A PARTECIPARVI POSSONO METTERSI IN CONTATTO CON LA SEGRETERIA



Convocazione Segreteria Provinciale e Regionale



LA SEGRETERIA PSI GENOVA E LA SEGRETERIA REGIONALE
 SONO CONVOCATE CONGIUNTAMENTE

MERCOLEDI' 26 SETTEMBRE ORE 18.00

VIA DEL FOSSATO 2 STAGLIENO - GENOVA

ORDINE DEL GIORNO:

  1. SITUAZIONE POLITICA NAZIONALE
  2. PROGRAMMAZIONE ATTIVITA' REGIONALI E GENOVESI
  3. COMUNICAZIONI SU TESSERAMENTO 2011
  4. AVVIO DEL TESSERAMENTO 2012 -
  5. VARIE ED EVENTUALI

sabato 8 settembre 2012

Licenziamenti all'Ericsson

Genova - La presenza di Ericsson agli Erzelli crea preoccupazione per la recente decisione di avviare una procedura di licenziamento per 94 lavoratori, cui si aggiunge la ventilata possibilità di cessione di una parte delle attività di Ericsson, con un'ulteriore diminuzione dell'organico di circa 60 unità.
La segreteria PSI di Genova dichiara che ciò sarebbe grave poichè andrebbe certamente a indebolire l'attività di ricerca nella città e notevole nocumento per i lavoratori.

Corrado Oppedisano segretario PSI Genova

venerdì 3 agosto 2012

GENOVA, UNIONI CIVILI: IL SINDACO MARCO DORIA INCONTRA SOCIALISTI E RADICALI.

GENOVA, UNIONI CIVILI: IL SINDACO MARCO DORIA INCONTRA SOCIALISTI E RADICALI. RICHIESTA L’INTRODUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI, COME GIÀ AVVENUTO A TORINO E, NEI GIORNI SCORSI, A MILANO
RISPOSTA DEL SINDACO : " E' UN ATTO PREVISTO NEL PROGRAMMA DI COALIZIONE, CONCORDO CON L'INIZIATIVA DI PSI E RADICALI" GENOVA SI DIMOSTRERA' ALL'ALTEZZA EUROPEA SUL SERIO. DAL TRIANGOLO INDUSTRIALE A QUELLO DEI DIRITTI .


OPPEDISANO E PALAZZI: “ NON SI PARLI DI UNA SFIDA A BAGNASCO: È BAGNASCO CHE SFIDA LA CIVILTÀ E L’UMANITÀ, L’EUROPA, PRETENDENDO DI IMPORRE I PROPRI DOGMI A TUTTI I CITTADINI, MA DI UN GRANDE FATTO POLITICO, IL SINDACO DI GENOVA COME MILANO E TORINO LANCI UNA SFIDA ALL'IMMOBILISMO PARLAMENTARE.

DA CITTADINI CI SIAMO RIVOLTI CON FIDUCIA AL SINDACO, PERCHÉ DIFENDA LA LIBERTÀ DI SCELTA INDIVIDUALE, A COMINCIARE DALLE UNIONI CIVILI”

Per Genova, città europea, così come Torino e Milano, una delibera in tal senso rappresenterebbe un segnale forte alla politica nazionale affinché l’Italia approvi al più presto una legge per le coppie di fatto e per l’introduzione del matrimonio omosessuale che la porrebbe in linea con il resto dell’Europa.

L’Italia è l´unico paese in Europa che non ha fatto ne´ l’una ne´ l´altra cosa. Questo purtroppo è il segno non di civiltà ma della nostra arretratezza.


Comunicato stampa

Il Sindaco di Genova, Marco Doria, ha ricevuto questo pomeriggio a Palazzo Tursi Corrado Oppedisano, Segretario provinciale del PSI, e Marta Palazzi, Segretaria dell’Associazione “Radicali Genova”.


L’incontro è stato richiesto da Oppedisano e Palazzi per portare all’attenzione del Sindaco la necessità e l’urgenza di introdurre anche nel capoluogo ligure, come già avvenuto a Milano e a Torino, un Registro delle Unioni Civili.


L’amministrazione comunale, alla luce del decreto legislativo n. 267/2000 e della Sentenza n.138/2010 della Corte Costituzionale, ha infatti il potere di operare, nell'ambito delle proprie competenze, per promuovere pari opportunità per le unioni di fatto, favorendone l'integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane, nonché forme di discriminazione fondate sull'orientamento sessuale. Per raggiungere questo obiettivo occorre stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo affettivo, così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono: basterebbe prevedere la possibilità di rilasciare una attestazione di costituzione di famiglia anagrafica basata su un “vincolo di natura affettiva” ai sensi dell'art 4 del DPR 223/1989 (Regolamento Anagrafico).


Sulle Unioni civili, che riguardano tanto le persone omosessuali che le persone eterosessuali, l’Italia continua ad essere un Paese più che mai a sovranità limitata perché vaticana. Tuttavia, hanno dichiarato Oppedisano e Palazzi, “non ci si deve arrendere, la lotta è solo all’inizio. La nostra non è una sfida a Bagnasco è Bagnasco che fino ad oggi ha sfidato la civiltà, l’umanità, l’Europa (palesemente avanti) e la libertà di scelta individuale, che è un diritto umano fondamentale. Clericalismo e laicità non sono uguali e contrari: noi non vogliamo imporre al cattolico le scelte del laico, e non vogliamo che al laico siano imposte in forza di legge le scelte del cattolico. Ognuno deve poter scegliere liberamente, e ci siamo appellati al Sindaco perché difenda questa libertà nell’interesse di tutti i cittadini. Questo è un principio che dovrebbe essere il denominatore comune per tutto il Paese, non solo per il centrosinistra, che farebbe bene a svegliarsi, ma anche per il centrodestra”.



mercoledì 1 agosto 2012

ECONOMIA: FACCIAMO IL PUNTO

ECONOMIA: 5 milioni di piccole e medie imprese chiedono urgenti azioni

concrete. Radicali italiani e Socialisti promuovono una giornata di

informazione a Genova ( SETTEMBRE 2012) su “Liquidità alle imprese, più

ossigeno al Paese”

.....partecipa anche tu con la tua azienda a coordinare

l'incontro e le proposte da inviare al governo

DIRITTI: UNA PROPOSTA PER LA CITTA’ DI GENOVA

DIRITTI: PSI, RADICALI, FGS

UNA PROPOSTA PER LA CITTA’ DI GENOVA

" REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI "

CORRADO OPPEDISANO PSI

MARTA PALAZZI R.I.

MATTEO PUGLIESE F.G.S.I.


AL SINDACO DI GENOVA





Preg.mo Signor Sindaco,



Premesso che:

- la comunità cittadina, al pari di quella italiana, è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano nell'istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura;



Atteso che:



- già da tempo è stato ritenuto che l'ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale dell'articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come nella sua giurisprudenza costante ha rilevato la Corte Costituzionale, un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali;



- la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 138 del 2010, ha riconosciuto tale fondamento costituzionale stabilendo che 'per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico';



- con la stessa sentenza n. 138 del 2010 la Corte Costituzionale ha altresì precisato che nella richiamata nozione di formazione sociale 'è da annoverare anche l'unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone - nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge - il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri';



- da ultimo la Corte di Cassazione, I sezione civile, con la sentenza del 15 marzo 2012, n. 4184, ha affermato, proprio sulla scorta, in particolare, dell'art 2 Cost., che i conviventi in stabile relazione di fatto (si trattava in quel cado di una coppia omosessuale) sono titolari del diritto alla 'vita familiare', del diritto inviolabile di vivere liberamente la loro condizione di coppia e, in specifiche situazioni, del diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata, che possono far valere dinanzi all'autorità giurisdizionale;



- la stabile relazione di fatto tra due persone caratterizzata da coabitazione, indipendentemente dal genere degli interessati, costituisce 'vita familiare' protetta dall'art. 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950, entrata in vigore sul piano internazionale il 3 settembre 1953, ratificata e resa esecutiva in Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848, come confermato da ultimo dalla Corte europea dei diritti umani nella sentenza del 24 giugno 2010 sul caso Schalk e Kopf c. Austria (ric. 30141/04)

- la direttiva 2004/38 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri e la direttiva 2003/86/CE del Consiglio relativa al diritto di ricongiungimento familiare impongono di dare completa attuazione a tali diritti;



-ancorché la creazione di un nuovo status personale non può certamente che spettare al legislatore statale, come riconosciuto nella richiamata sentenza n. 138 del 2010 Corte Costituzionale, deve riconoscersi al Comune, in proposito, la possibilità di operare in materia nell'ambito dei principi e delle regole fissate dalla legislazione statale e per le finalità ad esso assegnate dall'ordinamento;



- il Comune riveste un ruolo centrale in tale settore, per i poteri ad esso attribuiti dal Decreto Legislativo 267/2000;



- il Comune, quindi, può operare nell'ambito delle proprie competenze per promuovere pari opportunità per le unioni di fatto, favorendone l'integrazione sociale e prevenendo forme di disagio, con particolare riferimento alle persone anziane, nonché forme di discriminazione fondate sull'orientamento sessuale;



- per raggiungere questo obiettivo è necessario stabilire forme di identificazione delle unioni civili basate su vincolo affettivo, così come la stessa legge anagrafica e il relativo regolamento attuativo prevedono;



si ritiene pertanto, l'opportunità per i motivi innanzi espressi di organizzare il rilascio da parte dell'anagrafe di una attestazione di costituzione di famiglia anagrafica basata su di un 'vincolo di natura affettiva' ai sensi dell'art 4 del DPR 223/1989 (Regolamento Anagrafico)



Visti

• Gli artt. 2, 29 e 117, primo comma, Cost.;

• La sentenza n. 138 del 2010 Corte Costituzionale;

• La sentenza 15 marzo 2012, n. 4184 della Corte di Cassazione, I sezione civile;

• L'Art 8 CEDU e la sentenza del 24 giugno 2010 sul caso Shalk e Kopf c. Austria (ric. 30141/04) della Corte europea dei diritti umani;

• La direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari a circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri;

• La direttiva 2003/86/CE del Consiglio relativa al diritto al ricongiungimento familiare;

• L'art 4 del DPR n. 223 del 1989;

• Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con particolare riguardo agli artt. 42 e 43;



si potrebbe deliberare di:



- approvare, per le motivazioni sopra esposte, il 'Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili', il cui testo è allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale.



REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI CIVILI



Articolo 1 - Istituzione del registro delle unioni civili

È istituito il Registro delle unioni civili presso il Comune di Genova per gli scopi e le finalità contenute negli artt. 2 e 3 dei questo regolamento.



Articolo 2 - Attività di sostegno delle unioni civili

1 Ai fini del presente Regolamento si intende per unioni civili 'un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune' (ai senso dell'articolo 4, comma 1 DPR 223/1989, Nuovo Regolamento anafrafico della popolazione residente).

2 Il Comune provvede, attraverso singoli atti e disposizioni degli Assessorati e degli Uffici competenti, a tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l'integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.

3 Le aree tematiche entro le quali gli interventi sono da considerarsi prioritari sono:

a) casa;

b) sanità e servizi sociali;

c) giovani, genitori e anziani;

d) sport e tempo libero;

e) formazione, scuola e servizi educativi;

f) diritti e partecipazione;

g) trasporti.

4 Gli atti dell'Amministrazione devono prevedere per le unioni civili le condizioni di accesso, con particolare attenzione alle condizioni di svantaggio economico e sociale.

5 All'interno del Comune di Genova, chi si iscrive al Registro è considerato 'parente prossimo' ai fini della possibilità di assistenza.



Articolo 3 - Rilascio di attestato di famiglia anagrafica alle unioni civili basate su vincolo affettivo

1 L'ufficiale di anagrafe rilascia, su richiesta degli interessati, attestato di 'famiglia anagrafica basato su vincolo affettivo' inteso come reciproca assistenza morale e materiale, ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento anagrafico, in relazione a quanto documentato dall'Anagrafe della popolazione residente (DPR 223/1989).

2 L'attestato è rilasciato per i soli usi necessari al riconoscimento di diritti e benefici previsti da Atti e Disposizioni dell'Amministrazione comunale.

3 L'ufficio competente può verificare l'effettiva convivenza delle persone che richiedono l'attestato.






Corrado Oppedisano Segretario Provinciale PSI Genova

Marta Palazzi Segretario Partito Radicale Genova

Matteo Pugliese Federazione Giovani Socialisti





Genova 1 Agosto 2012

lunedì 23 luglio 2012

Marco Doria "Lo schieramento per le prossime politiche deve essere quello che in Francia ha fatto vincere Hollande"

Firenze, 20 luglio 2012

«La mia città, è un esempio di crisi acuta». Con queste parole il sindaco di Genova Marco Doria apre il suo intervento dal palco del meeting Per amore dell’Italia promossa dal Psi, dall’associazione “Spirito Libero”, dai circoli socialisti e laici. Quella Genova, città duramente colpita dalla crisi, che rappresenta un esempio dell’attacco che certe politiche di austerità portano fino al cuore del tessuto connettivo e del patrimonio del Paese, i comuni e le amministrazioni locali.

COMUNI COME TASSELLO DEL TESSUTO DEMOCRATICO - Doria ha raccontato delle difficoltà di un sindaco che si trova a dover fare i «salti mortali» per poter fronteggiare quell’austerità che «non è cieca ma è mirata e che colpisce in particolare gli enti locali nella loro capacità di erogare servizi e welfare». E il sindaco di Genova ricorda, alla platea, di come i comuni, se messi in condizione di lavorare, svolgono «funzione antirecessiva, e sono tassello essenziale del nostro tessuto democratico».


GIUSTE DOMANDE PER GIUSTE RISPOSTE – Il sindaco di Genova descrive l’emergenza dei licenziamenti che arrivano non solo da realtà private e dalle multinazionali, ma anche da strutture pubbliche come Finmeccanica che cerca di risolvere problemi di bilancio «mettendo in vendita un pezzo del patrimonio industriale del Paese». A questo si somma il problema dell’urbanizzazione che vede esplodere le richieste di edificazione di centri commerciali e residenziali che stravolgono la fisionomia stessa della città. Ma anche lo stillicidio delle piccole aziende che cadono sotto i colpi della crisi. Di fronte ad una realtà così complessa, per Doria è importante porsi le giuste domande per trovare le giuste risposte.

NUOVI VALORI E UNA NUOVA CARICA ETICA – «Una carica etica ideale e una scelta di campo, come quella di figure come Salvemini, Rosselli e Pertini è assolutamente necessaria in un momento come quello di oggi». Per Doria ci troviamo di fronte ad una crisi strutturale e non momentanea alla quale si sommano problemi profondi e difficili come quello ambientale. Il Sindaco ricorda che è «doverosa una riflessione sui modelli di sviluppo: il problema della produttività è un nodo centrale da affrontare perché il mondo è cambiato». Dobbiamo guardare alle questioni della finanza pubblica e dei suoi equilibri e non possiamo pensare che questo lo facciano i tecnici perché le loro scelte sono, in realtà, eminentemente politiche.

UN PATTO SOCIALISTA – Per Doria le domande e le risposte da cercare devono essere la base delle indicazioni sulle cose da fare, sugli obiettivi: per articolare questa risposta è necessario creare uno schieramento che si ispiri allo schieramento che ha fatto vincere Hollande in Francia. È questo lo schieramento che i socialisti immaginano: capace di dialogare con la società civile e in grado di rilanciare una proposta laica e riformista.
 
 

venerdì 13 luglio 2012

Il Lungomare di Pegli intitolato a Fulvio Cerofolini

PSI GENOVA - MERCOLEDI' 4 LUGLIO - SEZIONE PEGLI-
Il Partito socialista ha confermato l'inizio della raccolta di firme per dedicare il lungomare di Pegli a Fulvio Cerofolini, compianto e indimenticabile sindaco socialiste di Genova negli anni 80.

La sezione di Pegli si è incaricata di raccogliere le firme dei cittadini e di consegnare nelle mani del Sindaco la petizione non appena conclusa.

Firmiamo numerosi!




La città che vogliamo

La Segreteria Provinciale di Genova del Partito Socialista Italiano riunitasi 1l 12 luglio u.s. presso la sede di Pegli ha confermato la volontà di organizzare per il mese di settembre una conferenza di programma dal titolo:
Genova possibile. La città che vogliamo

Partecipiamo numerosi!

domenica 1 luglio 2012

I Socialisti genovesi non dimenticano il 30 giugno del 1960

Nel giugno del Sessanta Genova fu scossa da un violento fremito di ribellione destinato a percorrere in breve tempo, come un vero e proprio incendio, l’Italia intera da nord a sud.

Il Movimento Sociale Italiano, alla ricerca di una propria legittimazione politica, decise di organizzare il proprio congresso nazionale nella città insignita di medaglia d’oro per la Resistenza.

A presiedere il Congresso dell’MSI era stato designato l'ex prefetto repubblichino Emanuele Basile, ritenuto dai genovesi responsabile della deportazione degli operai e degli antifascisti nei lager e al lavoro forzato nelle industrie tedesche.
Tra le tante reazioni suscitate fu memorabile il comizio del 28 giugno in Piazza della Vittoria, nel quale, infiammando le coscienze dei numerosissimi convenuti, il futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini non esitò a bollare l’iniziativa come una vera e propria provocazione.

I genovesi reagirono d’istinto a quello che avvertirono come un insulto ai valori espressi dalla Resistenza: il 30 giugno venne così proclamato lo sciopero generale.
La manifestazione si svolse ordinatamente, vi parteciparono circa centomila persone per gridare il proprio deciso dissenso nei confronti del congresso neofascista e del governo Tambroni che lo aveva permesso.

Dopo il comizio finale, tenutosi ancora una volta in Piazza della Vittoria, il corteo si sciolse ma i manifestanti, ritirandosi, furono aggrediti da Reparti della Celere in Piazza De Ferrari.
Le Campagnole FIAT della polizia iniziarono un vorticoso carosello fin sotto i portici della piazza nel tentativo di investire i manifestanti, mentre gli agenti, sporgendosi dalle camionette, tentavano di colpire con i manganelli chi man mano aveva la sventura di capitare loro a tiro.

Non ci volle molto e la notizia dell’aggressione si diffuse rapidamente in città, per tutta risposta i camalli raggiunsero dal porto Piazza De Ferrari portando con loro i caratteristici ganci che usavano per arpionare i sacchi e le balle di merce e in breve fu scontro aperto.
Per motivi di ordine pubblico il prefetto di Genova desistette e decise di revocarne l’autorizzazione. Per tutta risposta il presidente del consiglio Tambroni ordinò la linea dura nei confronti di ogni manifestazione che si fosse tenuta in futuro.

L’epilogo di quell’inizio d’estate fu tragico: le proteste contro il governo si estesero in tutta Italia in un crescendo di tensione, poi la polizia cominciò a sparare ad altezza d’uomo: caddero così i primi morti tra i manifestanti.
Il 5 luglio 1960 la polizia sparò a Licata e uccise Vincenzo Napoli, di 25 anni, ferendo gravemente altri ventiquattro manifestanti.

Il 6 luglio 1960 a Roma, a Porta San Paolo, la polizia represse con una carica di cavalleria (guidata dall'olimpionico Raimondo d'Inzeo) un corteo antifascista, ferendo alcuni deputati socialisti e comunisti.

Il 7 luglio, a Reggio Emilia, durante uno sciopero proclamato dalla CGIL, la polizia uccise Afro Tondelli, 35 anni, sposato, partigiano della 76a Sap, segretario locale dell'Anpi.

Davanti alla chiesa di San Francesco cadde Lauro Farioli, 22 anni, orfano di padre, sposato e padre di un bimbo. Era uscito di casa con i pantaloni corti, una camicetta rossa, le ciabatte ai piedi. Ai primi spari della polizia si mosse incredulo verso i poliziotti come per fermarli questi sparano e lo uccidono a sangue freddo.

L'operaio Marino Serri, 41 anni, partigiano della 76a brigata cadde gridando "Assassini!" in direzione della polizia, stroncato da una raffica di mitra.
Un ragazzo di 19 anni Ovidio Franchi venne colpito da un proiettile all'addome. Cercò di tenersi su, aggrappandosi a una serranda e morì. Dopo la scuola di avviamento industriale era entrato come apprendista in una piccola officina della zona. Nel frattempo frequentava il biennio serale per conseguire l'attestato di disegnatore meccanico.
Cadde sotto il piombo di stato anche Emilio Reverberi, 39 anni, operaio, licenziato perché comunista nel 1951 dalle Officine Meccaniche Reggiane, dove era entrato all'età di 14 anni. Fu garibaldino nella 144a Brigata nella zona della Val d'Enza dove svolse il ruolo di commissario politico nel distaccamento Amendola. Lasciò la moglie e i due figli.
A Palermo l’8 luglio la Celere uccise Francesco Vella, organizzatore delle leghe edili, mentre soccorreva un ragazzo colpito da un lacrimogeno, Giuseppe Malleo, Rosa La Barbera e Andrea Cangitano di 18 anni. Oltre e decine di contusi ci furono 40 persone medicate per ferite da armi da fuoco.

A Catania le forze di polizia uccisero un edile disoccupato, Salvatore Novembre. Rimasto isolato venne massacrato a manganellate e finito a colpi di pistola. Altri 7 manifestanti rimarranno feriti nella medesima occasione.

Travolto da un’ondata di sdegno popolare e non più appoggiato dall’MSI, il 9 luglio, Tambroni rassegnò le proprie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Gronchi.





Oppedisano : Caro Riccardo “Paris vaut bien une messe"

di Corrado Oppedisano. Segretario Provinciale PSI - Genova


Ieri il segretario Psi della Federazione di Genova aprendo i lavori della direzione di genova alla presenza del segretario nazionale Riccardo Nencini ha affermato esplicitamente la convergenza con il segretario nazionale e la volontà di indirizzare ogni sforzo affinchè in Italia i riformisti si presentino alle elezioni politiche uniti per vincere e governare il paese. " La destra cavalca la paura, impone le decime e schiaccia la dignità delle persone, dei popoli, la Grecia sia d'esempio. I socialisti in europa offrono una speranza di ripresa al fianco delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese, dei giovani" si guardi alla Francia con ottimismo. Oppedisano continua.. "la storia non può essere il nemico di una nuova alleanza dei riformisti in italia, il futuro e l'innovazione sono i compagni di una nuova alleanza di governo. La sinistra in italia ha un tallone scoperto, non è unita. Dare un traguardo, un sogno, una speranza all'italia significa offrire al paese una visione di unità. Solo così continua Oppedisano si risponde alla destra , all'astensionismo. La missione era è resta "portare avanti chi nato indietro soffre", i socialisti di Nenni sono questi e continuano, da 120 anni. Rinnovamento e governo, conclude Oppedisano. La storia non punisce i socialisti in italia, la politica non ha mai penalizzato i socialisti in italia. il 2013 sarà la sfida del terzo millennio. Del resto e chiude Oppedisano, Alessandra Mussolini, Fini, Tremaglia, Matteoli e tanti altre rispettabilissime istituzioni cosa avrebbero dovuto pensare della storia.

Avanti compagni, l'Italia è un grande paese, questo è il nostro tempo e dobbiamo prendercelo.

Improbabili alleanze

di Paolo MALERBA - Direzione Provinciale PSI Genova


Nell'incontro del Segretario Nazionale con la Federazione Socialista a Genova è stato prospettata da Nencini un'eventuale alleanza elettorale del partito con il PD e l'UDC.
Ma a ben vedere non esistono possibili mediazioni tra chi si richiama alla tradizione socialista e chi ne rinnega i valori applaudendo Monti e rincorrendo il mercato. Meno che mai il socialismo autentico può imparentarsi con la peggiore deriva neo-democristiana, ondeggiante - con sconcertante disivoltura - tra destra e sinistra alla ricerca di un facile consenso elettorale.

Del resto come non concordare con Casini che gli elettori hanno sempre ragione - quale che sia il risultato che esca dalle urne - e sebbene taluni non ne abbiano ancora piena consapevolezza il responso elettorale degli italiani è stato chiaro e affatto ambiguo: disaffezione per la politica, vittoria dell'astensionismo e del populismo demagogico.

E' appunto da qui che occorre partire, poiché un risultato del genere non scaturisce dal caso e non è frutto di un'improvvisa e degenerata epidemia di antipolitica. Si tratta di un risultato politico che dice - in maniera inequivocabile - come il problema del Paese stia in una classe dirigente completamente aliena dai problemi della gente comune, in una politica - partiti compresi -  incapace e non all'altezza della situazione e nonostante ciò bene attenta a non perdere i propri intollerabili privilegi di casta.

I socialisti non hanno bisogno di qualche posto da deputato elargito dal più forte in cambio dell'assenso a un sistema sociale che divora posti di lavoro, fomenta il precariato e la sotto occupazione, stritola la sanità e l'istruzione. I socialisti esistono da 120 anni perché ancora esistono problemi sociali e perché la deriva neo liberista li ha resi sempre più insopportabili e ha acutizzato le diseguaglianze.

Il consenso elettorale lo si acquisisce dignitosamente soltanto prendendosi carico dei problemi della gente comune, assumendo un'intransigente atteggiamento socialista e una dirittura morale senza pari, non certo rincorrendo improbabili e poco edficanti alleanze elettorali.

Il Partito Socialista Italiano deve tornare tra la gente prima di poter pensare di rientrare in Parlamento, prima sarà  pronto a raccogliere la sfida sociale e prima otterrà il consenso necessario.

Per chi avesse ancora qualche dubbio questo non è più posto né per nani e né per ballerine.

Alle elezioni i riformisti insieme



Corrado Oppedisano - Segretario Federazione PSI Genova
di Elisa Gambardella - FGS Genova

Il Segretario Nazionale Riccardo Nencini ha partecipato il 29 Giugno all’Assemblea pubblica a Genova per parlare di future alleanze del PSI.

Apre i lavori il Segretario di Genova Oppedisano: caro Riccardo “Paris vaut bien une messe" . Inizia con il riferimento al Manifesto di Parigi del 2008 un intervento in cui conferma la convergenza con il segretario nazionale e la volontà di indirizzare ogni sforzo verso un Italia in cui i riformisti si presentano coesi alle elezioni politiche per vincere e governare il paese.

“La destra cavalca la paura, impone le decime e schiaccia la dignità delle persone, dei popoli, la Grecia sia d'esempio. I socialisti in Europa offrono una speranza di ripresa al fianco delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese, dei giovani si guardi alla Francia con ottimismo" - Oppedisano continua - “La storia non può essere il nemico di una nuova alleanza dei riformisti in Italia, il futuro e l'innovazione sono i compagni di una nuova alleanza di governo. La sinistra in Italia ha un tallone scoperto: non è unita. Dare un traguardo, un sogno, una speranza all'Italia significa offrire al paese una visione di unità. Solo così, continua Oppedisano, si risponde alla destra e sopratutto all'astensionismo. La missione era e resta: portare avanti chi è nato indietro e soffre. I socialisti di Nenni sono questi e continuano, da 120 anni. Rinnovamento e governo"  conclude Oppedisano.

Passa la parola a Elisa Gambardella, FGS Genova, che, in accordo con Oppedisano e Nencini, vede nell’alleanza del PD la funzione migliore per il Partito Socialista: “Storicamente siamo noi ad aver promosso campagne sempre innovative e coraggiose, dando anche un pochino fastidio agli altri partiti del panorama politico italiano…ed è questo quello che dobbiamo continuare a fare! E’ questo che vorrei facesse il partito di cui faccio parte con il PD: collaborare significa anche aiutare ad essere più audaci, a non avere paura, come a volte sembra avere. Mi piace interpretare anche così la Casa dei Riformisti lanciata dal Segretario Nencini. Un PSI ascoltato perché gravido di buona politica, come si sta dimostrando.”

Dopo il contributo di diversi compagni di Genova, conclude l’Assemblea Riccardo Nencini, che dice “siamo contro l’IMU, siamo a sostegno delle famiglie italiane.” Conferma poi la necessità dell’alleanza con il PD, spinto anche dagli interventi del Segretario Oppedisano ed Elisa Gambardella, perché i riformisti devono camminare insieme per governare l’Italia. La storia ci insegna che il PSI ha sempre cercato alleanza nel centrosinistra ed è quindi logico continuare nella stessa direzione, soprattutto in un momento in cui la politica italiana attraversa una fase di crisi come questa.

Inizia l’alleanza con il PD. Riccardo Nencini ha concluso la direzione PSI di Genova con un messaggio chiaro e preciso: riformisti per governare.

mercoledì 27 giugno 2012

Nencini a Genova

FEDERAZIONE PROVINCIALE PSI 
Via del Fossato 2  - GENOVA

VENERDI’ 29 Giugno Ore 17.30
CONFERENZA PUBBLICA CON  IL 
 SEGRETARIO  NAZIONALE P.S.I.
RICCARDO NENCINI



presentazione di
Corrado Oppedisano
Segretario  PSI  Genova


FEDERAZIONE P.S.I. DI GENOVA VIA DEL FOSSATO 2 -

lunedì 18 giugno 2012

Francia e Grecia: protagonisti i socialisti

Francia: il Parti Socialiste conquista la maggioranza assoluta
Grecia:  i Socialisti del PASOK, salvano la Grecia dall’incubo dracma.

Il Parti Socialiste di Francois Hollande è il grande vincitore del secondo turno di queste legislative in cui la Francia ha scelto i deputati che siederanno all’Assemblée national. Ottenendo la maggioranza assoluta, che si stima tra i 312 e i 326 seggi su 577, il Parti Socialiste ha scongiurato l’ipotesi di doversi appoggiare ai Verdi e soprattutto al Front de gauche per assicurarsi una stabilità in Parlamento.

IL PS OTTIENE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI SEGGI - Secondo le stime ufficiali diffuse dai media francesi, il Parti Socilaiste avrebbe conquistato 291 seggi, contro i 212 dell’Ump. L’estrema destra del Front National si fermerebbe a due seggi; i partiti di sinistra avrebbero invece raccolto un totale di 37 seggi. Tra gli altri: 20 seggi ai verdi,12 ai radicali di sinistra e 5 al movimento repubblicano e cittadino. Il presidente Francois Hollande avrebbe dunque dalla sua ben 328 parlamentari, la maggioranza assoluta. Tra gli altri partiti, il Front de gauche ottiene 13 seggi, il Nouveau centre dell’ex ministro della Difesa Hervé Morin 15 seggi, e il Parti radical valoisien 4. Si conferma grande sconfitto di queste legislative il Modem di Francois Bayrou che si afferma con soli due seggi. Un ultimo sarebbe andato ad un candidato indipendente.

VINTI E SCONFITTI- Tutti i ventiquattro ministri, designati dal capo del governo Jean-Marc Ayrault, sono stati riconfermati. Se non avessero passato il secondo turno, infatti, avrebbero dovuto lasciare i loro dicasteri come vuole la tradizione francese. Grande ritorno in Parlamento per il Front National, assente dal 1986. La ventiduenne Marion Marechal-Le Pen, nipote di Jean-Marie Le Pen fondatore del FN, è la più giovane deputata della storia francese ad ottenere un seggio. La ragazza infatti ha trionfato nella circoscrizione del Vaucluse, nel sud della Francia. Ironia della sorte la zia Marine Le Pen non sarebbe riuscita a battere il rivale socialista Philippe Kemel. Molti i candidati dell’Ump ad essere stati rieletti, a partire dal segretario generale Jean-François Copé che dopo la netta vittoria dei rivali socialisti richiama il suo partito «all’unità», proponendo per novembre un congresso per eleggere il nuovo presidente del partito.

Contemporaneamente  sembra allontanarsi la catastrofe per Atene e l’Europa grazie a i socialisti del Pasok che anche questa volta sono chiamati a svolgere un ruolo decisivo per il futuro del Paese. La serata del voto più importante della recente storia ellenica è iniziata ieri con un drammatico testa a testa tra destra e sinistra, ma poi i risultati hanno confermato gli exit poll e le proiezioni con una vittoria dei conservatori pro-Euro di Nea Dimokratia. Quando è stato scrutinato oltre il 50% dei seggi, Nea Dimokratia è oltre il 30,35%, mentre Syriza è poco oltre il 26%, terzo il Pasok con il 12,65%. A seguire i Greci Indipendenti 7,45 %, Alba Dorata 6,95%, Sinistra democratica 6,05%, partito comunista Kke 4,46%. Vincendo le elezioni, i conservatori ottengono i 50 seggi del premio di maggioranza. Al momento, Nea Dimokratia avrebbe 130 seggi, Syriza 70 e il Pasok 34. Conservatori e socialisti, insieme, avrebbero dunque la maggioranza dei seggi sui 300 disponibili in Parlamento.

E’ evidente che  La Grecia ha scelto l’Europa. Adesso la Germania e l’Europa non hanno più alibi: la Grecia non va lasciata sola. In Europa ha vinto la responsabilità: fuori la Le Pen dal Parlamento in Francia e en plein dei socialisti che rafforza il ruolo di Hollande; una nuova maggioranza europeista in Grecia, dopo i disastri e le bugie della destra che hanno portato il paese sul baratro. Sarà il primo segno contro il populismo e la demagogia ?

I SOCIALISTI saranno DETERMINANTI per un GOVERNO DI CORRESPONSABILITA’.
Il Pasok di Evangelos Venizelos diventa determinante per assicurare una maggioranza in Parlamento. Il leader dei socialisti ha annunciato di essere favorevole a un governo di coalizione insieme a Nea Dimokratia e avanzando la proposta di un governo di “corresponsabilità” sostenuto da quattro partiti: Pasok, Nea Dimokratia, Syriza e il piccolo Dimar, la sinistra democratica. Ma da Syriza è arrivato un secco no, anche perché su posizioni troppo distanti: la sinistra radicale guidata da Alexis Tsipras pur ammettendo la debacle alle urne, avrebbe comunque voluto ridiscutere da zero le misure imposte dalla Trojika.



Comunicato della Federazione genovese PSI

C O M U N I C A T O

MERCOLEDI’ 20 ORE 17.30
PRESSO FEDERAZIONE DI GENOVA
VIA DEL FOSSATO 2

SEGRETERIA  PROVINCIALE

O.D.G.

PREPARAZIONE  CONFERENZA CON
SEGRETARIO NAZIONALE   P.S.I.   RICCARDO NENCINI

Il Segretario nazionale del PSI a Genova

FEDERAZIONE PROVINCIALE PSI 
Via del Fossato 2  - GENOVA

VENERDI’ 29 Giugno Ore 17.30
CONFERENZA PUBBLICA CON  IL 
 SEGRETARIO  NAZIONALE P.S.I.
RICCARDO NENCINI



presentazione di
Corrado Oppedisano
Segretario  PSI  Genova


FEDERAZIONE P.S.I. DI GENOVA VIA DEL FOSSATO 2 -

 

domenica 3 giugno 2012

COMUNICATO DIREZIONE PROVINCIALE GENOVA

LA DIREZIONE P.S.I. GENOVA SVOLTASI IL 1° MAGGIO c.a. A SEGUITO DEL DIBATTITO
SULLA SITUAZIONE POLITICA GENOVESE E NAZIONALE HA DECISO DI INVIARE UN
DOCUMENTO POLITICO CONCLUSIVO ALLA SEGRETERIA NAZIONALE.
PER DECISIONE DEL CD TALE DISPOSITIVO SARA' REDATTO DALLA SEGRETERIA
PROVINCIALE CONVOCATA LUNEDI' 4 GIUGNO ORE 17.30 - VIA GARIBALDI 12 ( c|o studio Legale Pennisi )

mercoledì 23 maggio 2012

Ricordare per resistere

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

PARTIGIANI D’ITALIA

RICORDARE PER RESISTERE

FULVIO CEROFOLINI:

Socialista, Antifascista, Operaio, Sindacalista, Sindaco, Deputato

È già passato un anno, la sua presenza tra noi è sempre viva, non è solo un ricordo ma un esempio continuo. Ricordiamo la sua radice operaia, sindacale e antifascista, il suo agire in difesa dei lavoratori, il suo rigore morale di uomo e di Sindaco della sua amata Genova, il suo impegno rivolto ai giovani e alla loro formazione e la sua ferma volontà nella affermazione dei valori della Costituzione nata dalla Resistenza.

L’ANPI Genovese e il Circolo Socialista "Il Progetto" da lui fondato

intendono ricordarlo

LUNEDI 28 MAGGIO 2012 alle ore 14.30

presso il

CIRCOLO AUTORITÀ PORTUALE

in Via Albertazzi, 3 r. (di fronte alla Caserma Vigili del Fuoco)

Sarà proiettato un breve DVD in suo ricordo e seguiranno vari e qualificati interventi.

Certi della vostra presenza, inviamo fraterni saluti.

Convocazione direttivo provinciale

venerdì 1 ° giugno 2012 dalle ore 17.30

presso la federazione di Genova è convocato il direttivo provinciale del partito socialista italiano di genova

all'ordine del giorno :

- analisi del voto
- predisposizione congresso genova
-tesseramento
-varie

vista l'importanza di tale iniziativa i lavori potrebbero protrarsi sino all'ora di cena.In tal senso la cucina della federazione è disponibile per coloro i quali ne avessero necessità.
Prego i compagni di garantire la massima presenza.


Un caro saluto, Corrado Oppedisano



domenica 20 maggio 2012

Comunicato Stampa: Attentato a Brindisi

L'attentato rivolto a ragazzine inermi e innocenti dell'Istituto Professionale Francesca Morvillo Falcone di Brindisi ci lascia attoniti e sbigottiti.

Da qualunque parte provenga - come tutti i gesti della medesima risma - deve essere isolato subito e condannato fortemente.

La politica ritorni a servire lo stato e si adoperi con ogni mezzo a disposizione per trovare e punire gli autori di un gesto tanto inumano e sconsiderato.

 
I socialisti sono vicini alla famiglia di Melissa, alle famiglie di tutte le ragazzine coinvolte nell'attentato, al personale della Scuola e a tutti i Brindisini così gravemente colpiti da questo atto bestiale.

Siamo senza fiato ma le parole ci serviranno per reagire.

I Socialisti genovesi




giovedì 17 maggio 2012

Appello al voto


I Socialisti sostengono la candidatura di Marco Doria a sindaco di Genova.

Marco ha dimostrato sensibilità e cultura politica per affrontare - in un momento di grande crisi - le pressanti questioni sociali della nostra città.
L’elezione di Doria garantisce la realizzazione del programma e dei principali punti proposti dai socialisti tra cui la lotta alla povertà e l’esclusione sociale attraverso la costituzione di una regia pubblica, condivisa con il privato sociale, le ONG e le fondazioni.

L’alleanza tra pubblico e privato renderà possibile il reperimento delle risorse comunitarie messe a disposizione della Comunità Europea e dai bandi internazionali per la lotta alla povertà crescente.

Altro punto programmatico partecipato e condiviso dai socialisti è la difesa del lavoro e dei diritti individuali e la libertà di vivere con dignità.

Per questo votare Doria significa sbarrate la strada alla nuova destra e ad ogni conservatorismo!

Corrado Oppedisano Segretario Provinciale PSI-GENOVA