Si rende noto ai compagni interessati che martedì 26 ottobre alle ore 21.00 presso la sezione di Genova Pegli si terrà il secondo incontro sull'attualità del pensiero di Marx.
Sarà relatore il compagno Paolo Malerba.
lunedì 26 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
Gruppo di Volpedo COORDINAMENTO DEI CIRCOLI SOCIALISTI E LIBERTARI DEL NORD-OVEST D’ITALIA

COMUNICATO
Sabato 17 ottobre 2009, a partire dalle ore 9.30 a Volpedo,
in provincia di Alessandria, si terrà un nuovo importante appuntamento
del Coordinamento dei Circoli Socialisti e Libertari del Nord-Ovest
d'Italia, ovverosia, appunto, del "Gruppo di Volpedo".
E' un appuntamento importante ed ambizioso, con il quale i circoli
del Gruppo intendono proporsi come un soggetto politico in grado di
dare un contributo significativo, in termini di idee e di elaborazione
politico-culturale, alla costruzione di una nuova Sinistra riformatrice in
questo Paese.
del Gruppo intendono proporsi come un soggetto politico in grado di
dare un contributo significativo, in termini di idee e di elaborazione
politico-culturale, alla costruzione di una nuova Sinistra riformatrice in
questo Paese.
Molti Soloni – come sapete – hanno continuato a ripetere,
soprattutto negli ultimi anni, che il Socialismo sarebbe ormai morto, e
che non sarebbe che un relitto del passato.
soprattutto negli ultimi anni, che il Socialismo sarebbe ormai morto, e
che non sarebbe che un relitto del passato.
Questo luogo comune è stato ribadito con insistenza quasi
ossessiva. E il risultato è stato che la Sinistra, in Italia così come, in
parte, anche in altri paesi d'Europa, ha finito per perdere slancio ideale,
identità culturale, forza progettuale, e capacità di suscitare ed
aggregare consensi.
ossessiva. E il risultato è stato che la Sinistra, in Italia così come, in
parte, anche in altri paesi d'Europa, ha finito per perdere slancio ideale,
identità culturale, forza progettuale, e capacità di suscitare ed
aggregare consensi.
Noi crediamo che questa deriva possa essere fermata ritrovando
le ragioni di una forte idealità socialista e libertaria, che recuperi le
istanze redistributrici ed egualitarie del Socialismo democratico
novecentesco, completandole ed arricchendole con alcuni apporti più
innovativi: una nuova e diffusa cultura partecipativa (attenta alla
valorizzazione di nuove forme di partecipazione democratica, che
privilegino la costruzione dal basso dei processi decisionali); un forte
spirito libertario (che significa costante attenzione ai diritti umani, ai
diritti civili, e alla libertà in genere); una viva consapevolezza ecologica
ed abientale; ed un convinto mondialismo (che punti ad andare al di là
della mera dimensione degli Stati nazionali per pensare anche a forme
di governo planetario con cui far fronte ai problemi di tutto il pianeta).
le ragioni di una forte idealità socialista e libertaria, che recuperi le
istanze redistributrici ed egualitarie del Socialismo democratico
novecentesco, completandole ed arricchendole con alcuni apporti più
innovativi: una nuova e diffusa cultura partecipativa (attenta alla
valorizzazione di nuove forme di partecipazione democratica, che
privilegino la costruzione dal basso dei processi decisionali); un forte
spirito libertario (che significa costante attenzione ai diritti umani, ai
diritti civili, e alla libertà in genere); una viva consapevolezza ecologica
ed abientale; ed un convinto mondialismo (che punti ad andare al di là
della mera dimensione degli Stati nazionali per pensare anche a forme
di governo planetario con cui far fronte ai problemi di tutto il pianeta).
L’appuntamento di Volpedo vuole dunque essere l’occasione per
riflettere su questi temi, e per ridare fiato, voce ed energia alle idee ed
ai valori dei socialisti.
riflettere su questi temi, e per ridare fiato, voce ed energia alle idee ed
ai valori dei socialisti.
Insomma, per dirla un po' enfaticamente, vogliamo che da
Volpedo, dagli storici luoghi dove Giuseppe Pellizza dipinse, a fine
Ottocento, il "Quarto Stato" e la "Fiumana" (emblemi immortali del
Socialismo nascente), si levi oggi un segnale di riscossa del Socialismo
italiano ed europeo.
Volpedo, dagli storici luoghi dove Giuseppe Pellizza dipinse, a fine
Ottocento, il "Quarto Stato" e la "Fiumana" (emblemi immortali del
Socialismo nascente), si levi oggi un segnale di riscossa del Socialismo
italiano ed europeo.
Vogliamo anzi che Volpedo, con il suo forte potere evocativo,
diventi un luogo simbolico di riferimento, sede di un appuntamento
annuale.
diventi un luogo simbolico di riferimento, sede di un appuntamento
annuale.
Potremmo dire – un po’ semplificando – che ci riproponiamo di
fare di Volpedo una sorta di Pontida dei Socialisti. Anzi, poichè in realtà
in nulla ci riconosciamo nella volgarità becera e razzista del leghismo,
diremo, meglio, che in realtà noi puntiamo a fare di
Volpedo l’alternativa socialista a Pontida:
un appuntamento, cioè, in cui si respiri certamente dell’orgoglio
identitario (l’orgoglio per una storia ad un tempo antica e vitale, e la
fierezza di riconoscersi in un ricco patrimonio ideale), ma in cui, nel
contempo, si dispieghi anche una lucida, seria, e credibile capacità di
progettazione, di elaborazione e di proposta politica per il futuro.
fare di Volpedo una sorta di Pontida dei Socialisti. Anzi, poichè in realtà
in nulla ci riconosciamo nella volgarità becera e razzista del leghismo,
diremo, meglio, che in realtà noi puntiamo a fare di
Volpedo l’alternativa socialista a Pontida:
un appuntamento, cioè, in cui si respiri certamente dell’orgoglio
identitario (l’orgoglio per una storia ad un tempo antica e vitale, e la
fierezza di riconoscersi in un ricco patrimonio ideale), ma in cui, nel
contempo, si dispieghi anche una lucida, seria, e credibile capacità di
progettazione, di elaborazione e di proposta politica per il futuro.
Gruppo di Volpedo - Coordinamento dei circoli socialisti e libertari del nord ovest d'Italia
www.gruppodivolpedo.it – mail: gruppodivolpedo@libero.it
Giuseppe Pellizza da Volpedo
La Fiumana – 1895
www.gruppodivolpedo.it – mail: gruppodivolpedo@libero.it
Giuseppe Pellizza da Volpedo
La Fiumana – 1895
La giornata di sabato 17 avrà dunque per titolo
LE IDEE ED IL RUOLO DEI CIRCOLI SOCIALISTIPER LA RICOSTRUZIONE DELLA SINISTRA RIFORMATRICE.
Si prevedono in particolare quattro sessioni.
Al mattino - nella storica Piazza Quarto Stato (o nell'area del mercato coperto in caso dimaltempo) - avremo un momento di discussione politica sulle prospettive della Sinistra italiana. Si confronteranno con le idee del Gruppo di Volpedo diversi relatori, e tra gli altri Riccardo Nencini e Claudio Fava (segretari nazionali del Partito Socialista e di Sinistra Democratica, e oggi co-promotoridel progetto di Sinistra e Libertà).
Quindi a fine mattinata procederemo ad assumere formalmente un nuovo e denso documentodel Coordinamento, che abbiamo elaborato nel corso degli ultimi mesi. Si tratta, come vedrete, del“Primo Manifesto dei valori, delle idee e delle proposte politiche del Gruppo di Volpedo”, chereca il titolo “Per il Socialismo democratico e riformatore del XXI secolo”, e che appunto ci proponiamo di acquisire esplicitamente nella giornata di sabato.
Nel pomeriggio, dopo una pausa (ove ci sarà modo di pranzare tutti assieme al prezzocontenuto, di 16 euro a testa), terremo invece, una rievocazione di Riccardo Lombardi nel 25°anniversario della scomparsa.
Poi, nei locali della Società Operaia, affronteremo una tavola rotonda sul tema: "A 50 anni da Bad Godesberg: l'attualità della Socialdemocrazia e il valore del Socialismo europeo". E infineproporremo all'approvazione un nuovo Appello, proprio per una nuova Bad Godesberg del PSE.
In conclusione ci pare sia un’occasione da non mancare. Crediamo infatti che sia davvero importante esserci, intervenire e partecipare, e soprattutto ritrovarsi numerosi ad un appuntamento chevuole dare un segnale forte di riscatto politico ed ideale. Perciò vi invitiamo caldamente a venire, a prendere contatto con amici, compagni e conoscentiper organizzare delle “macchinate”, e per trascorrere assieme una giornata interessante, e, ciauguriamo, ricca di spunti, di stimoli e di suggestioni.
Vi aspettiamo.
Il Gruppo di Volpedo 09 ottobre 2009 Gruppo di Volpedo - Coordinamento dei circoli socialisti e libertari del nord ovest d'Italia www.gruppodivolpedo.it – mail: gruppodivolpedo@libero.it
______________________________
______________________________
-Circolo Carlo Rosselli,
Milano
Milano
-Labouratorio Torino,
Torino
Torino
-Circolo Calogero-Capitini,
Genova
Genova
-Club Porto Franco,
Milano
Milano
-Associazione Frida Malan,
Torino
Torino
-Circolo La Riforma,
Milano
Milano
-Associazione Sandro
Pertini, Torino
Pertini, Torino
-Area Progressista,
Torino
Torino
-Idea Socialista,
Verbania
Verbania
-Unione Civica Riformatori,
Vercelli-Biella
Vercelli-Biella
-Associazione Labour
Riccardo Lombardi,
Alessandria
Riccardo Lombardi,
Alessandria
-Nuova Società,
Milano
Milano
-Associazione Politica,
Torino
Torino
- Associazione Aldo
Olivieri, Torino
Olivieri, Torino
- Circolo Il Socialista,
Milano
Milano
lunedì 12 ottobre 2009
AULE FUORILEGGE IN PROVINCIA: RIFONDAZIONE E SINISTRA E LIBERTA’ CHIEDONO L’IMMEDIATO INTERVENTO DEL MINISTRO GELMINI
Il Capogruppo di RIFONDAZIONE COMUNISTA in Consiglio Provinciale Alessandro BENZI ed il Capogruppo di SINISTRA E LIBERTÀ Alberto CORRADI hanno presentato e discusso in Consiglio Prov.le un’interrogazione urgente in merito al sovraffollamento di molti edifici scolastici delle scuole superiori di proprietà della Provincia.
Dai dati in nostro possesso – dichiara BENZI – risultano ben 67 classi su 27 istituti che non rispettano le normative sulla sicurezza e sulla funzionalità didattica, mentre 29 classi risultano fuorilegge anche rispetto alle disposizioni del Ministro Gelmini.
Infatti la riforma Gelmini con il DPR

Questa disposizione di legge contrasta palesemente con altre norme:


In definitiva è evidente che le

chiediamo l’intervento immediato del Ministro dell’Interno e del Ministro dell’Istruzione per capire se la Provincia deve dare priorità all’affollamento delle aule o alle disposizioni in materia di sicurezza e di standard urbanistici.
Nel Consiglio di ieri abbiamo anche chiesto all’Assessore Puttini, in attesa di capire che disposizioni vorranno dare i Ministri interessati, di effettuare immediatamente controlli diretti, anche in collaborazione con i vigili del fuoco, al fine di verificare le situazioni più pesanti (ci sono classi con 33 e 34 studenti come al Klee-Barabino ed al Pertini) – metro alla mano – e di intervenire immediatamente in tutti i casi in cui il sovraffollamento causato dalle disposizioni del Ministro Gelmini comporti seri rischi di sicurezza per i ragazzi e gli insegnanti, anche negando l’agibilità di classi ed istituti.
Le famiglie ed i ragazzi, tornati a scuola dopo dopo la pausa estiva, si sono accorti che i timori sono diventati la peggiore realtà: licenziamenti di massa, classi affollate a discapito della didattica e della sicurezza, tempi pieni dimezzati, mense scolastiche cancellate per mancanza di personale addetto a sorvegliare gli alunni e innumerevoli altri disagi. Stiamo assistendo al più grande licenziamento di massa della storia della repubblica italiana, le nostre scuole sono anche meno sicure, complice la politica dei tagli di questo governo. I tagli alle scuole del ministro Gelmini oltre a provocare un dramma sociale senza precedenti a migliaia di insegnanti precari rimasti senza lavoro, stanno mettendo a repentaglio la sicurezza degli allievi in molti plessi scolastici genovesi
Alessandro Benzi Alberto Corradi
(Rifondazione Comunista – Sinistra Europa) (Sinistra e Libertà)
cons.benzi@provincia.genova.it cons.corradi@provincia.genova.it
domenica 4 ottobre 2009
Silenzio stampa sulla scuola
Sinistra e Liberta, Partito Socialista - Federazione Provinciale di GENOVA
La Commissione Scuola e Istruzione della Federazione socialista genovese nel manifestare la propria vicinanza alle migliaia di precari della Scuola della Repubblica che hanno sfilato il 3 u.s. in corteo per le vie di Roma chiedendo una scuola di qualità, si trova costretta a denunciare il deprecabile silenzio stampa che ha relegato la notizia in marginali trafiletti di poche righe.
La Scuola della Repubblica rappresenta il futuro della nazione, senza investimenti nessuno sviluppo economico e civile sarà mai possibile.
Paolo Malerba (Commissione Provinciale Scuola – Partito Socialista GENOVA)
La Commissione Scuola e Istruzione della Federazione socialista genovese nel manifestare la propria vicinanza alle migliaia di precari della Scuola della Repubblica che hanno sfilato il 3 u.s. in corteo per le vie di Roma chiedendo una scuola di qualità, si trova costretta a denunciare il deprecabile silenzio stampa che ha relegato la notizia in marginali trafiletti di poche righe.
La Scuola della Repubblica rappresenta il futuro della nazione, senza investimenti nessuno sviluppo economico e civile sarà mai possibile.
Paolo Malerba (Commissione Provinciale Scuola – Partito Socialista GENOVA)
lunedì 28 settembre 2009
Resoconto della Festa di Sinistra e Libertà in Valbisagno
Luigi Fasce - responsabile PS-SeL Valbisagno
Per chi non ha potuto partecipare:
Venerdì è stata la volta della presentazione del nostro gruppo consigliare SeL di Tursi: Angela Burlando, Nocini, Delpino e del gruppo in consiglio Municipale Val Bisagno bassa: David Burlando Pierluigi Marra.
Moderatore Angelo Chiaromonte
Ne è seguito un ampio dibattito anche tra i numerosi partecipati.
Non male come avvio della lunga campagna elettorale per le prossime elezioni regionale del marzo 2009.
Perché si sappia ... siamo già in campagna elettorale.
Sabato: il pomeriggio è stato dedicato alla scuola. Moderatrice Patrizia Salvan. Grande dibattito all´unisono contro tagli e politiche Berlusconi-Tremonti-Gelmini per "distruzione" Scuola di Stato laica. Stanno aspettando la spartizione delle povere spoglie le scuole private cattoliche. Si vuole ritornare ai pochi al tempo della discriminazione di classi sociali, in alto pochi "ricchi e istruiti" e in basso i tanti "la bassa manovalanza".
Non lasceremo fare! Siamo per la resistenza attiva secondo Costituzione per salvare scuola laica di stato per tutti: studiare tutti, studiare meglio.
Domenica: Il confronto tra gli intervistati sul generico titolo "Liberiamo il futuro" ha fatto seguito un impegnato dibattito da parte dei numerosissimi partecipanti. Il nostro salone era colmo.
Certo va approfondita in modo particolare la questione dei rapporti conflittuali tra capitale/lavoro e scegliere quale strategia adottare perché il lavoro diventi padrone del capitale. Dunque unica via quella del riformismo socialista praticabile ai giorni nostri.
Conclusione con cena sociale che ha visto la partecipazione di un centinaio di compagne e compagni.
Un ringraziamento speciale da parte mia a Roberto Vucas per l´impegno profuso con massima utilità per il buon esito delle tre giornate. Ovviamente un grande ringraziamento allo Staff organizzativo, tutti quelli del coordinamento SeL Valbisagno e altre/i volenterosi venuti a darci man forte.Un fraterno saluto con promessa di continuare così in Valbisagno e in ogni altra parte del territorio provinciale genovese.
Per chi non ha potuto partecipare:
Venerdì è stata la volta della presentazione del nostro gruppo consigliare SeL di Tursi: Angela Burlando, Nocini, Delpino e del gruppo in consiglio Municipale Val Bisagno bassa: David Burlando Pierluigi Marra.
Moderatore Angelo Chiaromonte
Ne è seguito un ampio dibattito anche tra i numerosi partecipati.
Non male come avvio della lunga campagna elettorale per le prossime elezioni regionale del marzo 2009.
Perché si sappia ... siamo già in campagna elettorale.
Sabato: il pomeriggio è stato dedicato alla scuola. Moderatrice Patrizia Salvan. Grande dibattito all´unisono contro tagli e politiche Berlusconi-Tremonti-Gelmini per "distruzione" Scuola di Stato laica. Stanno aspettando la spartizione delle povere spoglie le scuole private cattoliche. Si vuole ritornare ai pochi al tempo della discriminazione di classi sociali, in alto pochi "ricchi e istruiti" e in basso i tanti "la bassa manovalanza".
Non lasceremo fare! Siamo per la resistenza attiva secondo Costituzione per salvare scuola laica di stato per tutti: studiare tutti, studiare meglio.
Domenica: Il confronto tra gli intervistati sul generico titolo "Liberiamo il futuro" ha fatto seguito un impegnato dibattito da parte dei numerosissimi partecipanti. Il nostro salone era colmo.
Certo va approfondita in modo particolare la questione dei rapporti conflittuali tra capitale/lavoro e scegliere quale strategia adottare perché il lavoro diventi padrone del capitale. Dunque unica via quella del riformismo socialista praticabile ai giorni nostri.
Conclusione con cena sociale che ha visto la partecipazione di un centinaio di compagne e compagni.
Un ringraziamento speciale da parte mia a Roberto Vucas per l´impegno profuso con massima utilità per il buon esito delle tre giornate. Ovviamente un grande ringraziamento allo Staff organizzativo, tutti quelli del coordinamento SeL Valbisagno e altre/i volenterosi venuti a darci man forte.Un fraterno saluto con promessa di continuare così in Valbisagno e in ogni altra parte del territorio provinciale genovese.
1^ Festa di Sinistra e Libertà in Val Bisagno
Saremo al Circolo Endas "Giacomo Matteotti" di via del Fossato (angolo Via Bobbio)www.sinistraelibertaliguria.com
VENERDI 25 SETTEMBRE 2009 ore 18
ASCOLTARE LA VAL BISAGNO
I Consigliere Comunali di Sinistra e Libertà Bruno Delpino, Arcadio Nacini, Angela Burlando incontrano i cittadini per confrontarsi su proposte idee e problematiche
Partecipano i consiglieri del IV Municipio Bassa Val Bisagno David Burlando e Pierluigi Marra Presiede: Angelo ChiaramonteDalle ore 19.30Birra, Panini e parole in compagnia
Dalle 21.30 Concerto del Gruppo"Distorsione Mentale"(Alternative Rock)
SABATO 26 SETTEMBRE 2009 ore 18
STUDIARE MEGLIO STUDIARE TUTTI
Per una scuola laica, gratuita e di tutti
Ne parliamo con:Laura Tognocchi - Filt Cgil
Matteo Viviano - Co.Ge.De.
Giacomo Piombo - Consulta Handicap
Paolo Fasce - Coord. Precari genovesi
Maria Chiara Acciarini Dir. Naz. Sinistra e Libertà
Presiede: Patrizia SalvanDalle ore 19.30
Cena con torte salate e Salcicce alla brace
Dalle 21.30 Ballo Liscio con Orchestra
DOMENICA 27 SETTEMBRE 2009 ore 17.30
LIBERIAMO IL FUTURO
Paolo LINGUA Direttore Telenord intervista:
PIA LOCATELLI
MONICA FRASSONI
TITTI DI SALVO
LUCA ROBOTTI
Dirigenti Nazionali di Sinistra e Libertà
Dalle ore 19.30 Cena di sottoscrizione a prenotazione
VENERDI 25 SETTEMBRE 2009 ore 18
ASCOLTARE LA VAL BISAGNO
I Consigliere Comunali di Sinistra e Libertà Bruno Delpino, Arcadio Nacini, Angela Burlando incontrano i cittadini per confrontarsi su proposte idee e problematiche
Partecipano i consiglieri del IV Municipio Bassa Val Bisagno David Burlando e Pierluigi Marra Presiede: Angelo ChiaramonteDalle ore 19.30Birra, Panini e parole in compagnia
Dalle 21.30 Concerto del Gruppo"Distorsione Mentale"(Alternative Rock)
SABATO 26 SETTEMBRE 2009 ore 18
STUDIARE MEGLIO STUDIARE TUTTI
Per una scuola laica, gratuita e di tutti
Ne parliamo con:Laura Tognocchi - Filt Cgil
Matteo Viviano - Co.Ge.De.
Giacomo Piombo - Consulta Handicap
Paolo Fasce - Coord. Precari genovesi
Maria Chiara Acciarini Dir. Naz. Sinistra e Libertà
Presiede: Patrizia SalvanDalle ore 19.30
Cena con torte salate e Salcicce alla brace
Dalle 21.30 Ballo Liscio con Orchestra
DOMENICA 27 SETTEMBRE 2009 ore 17.30
LIBERIAMO IL FUTURO
Paolo LINGUA Direttore Telenord intervista:
PIA LOCATELLI
MONICA FRASSONI
TITTI DI SALVO
LUCA ROBOTTI
Dirigenti Nazionali di Sinistra e Libertà
Dalle ore 19.30 Cena di sottoscrizione a prenotazione
mercoledì 25 febbraio 2009
Angela Burlando sulla questione della moschea
Dal Secolo XIX
di Angela Francesca Burlando Vice Segretario del Partito Socialista
La costruzione della moschea costituisce ancora un problema forse perché l’ Amministrazione comunale l’ha proposta senza una aperta discussione e tale carenza continua ad offrire spazi a politici più protesi ad esasperare la paura del diverso che ad attenuarne le tendenze estreme.
Se fosse stata inserita in un progetto, anche culturale, discusso ed approvato, la moschea , avrebbe potuto entrare a far parte di un insieme di provvedimenti capaci di soddisfare richieste dei cittadini, da troppo tempo disattese.
Come proposto da Ali Reza Naser, professore di architettura bizantina ed islamica dell’ Università, una sala della moschea aperta a tutti avrebbe potuto anche contenere, in esposizione permanente,una serie di reperti di quella storia che ha visto la nostra città al centro della cultura mediterranea dal 1200 al 1600.
La manifestazione pro e contro- moschea , cui hanno aderito i cittadini, si é svolta su due fronti.
Quello favorevole, eterogeneo, variegato, convinto che tutte le religioni abbiano diritto al rispetto, si è unito ad un don Gallo scherzoso e consapevole del fatto che si può davvero essere “cittadini della città” secondo i criteri europei. In sottofondo la musica di De André.
Il secondo ha fatto capo a Rixi , giovane e scintillante segretario della Lega che in un recente scritto ha rifiutato l’ accusa di “ rozzezza culturale” attribuita al suo partito ed ha guidato la protesta con slogan che di culturale ben poco avevano.
Due considerazioni.
Non si può parlare di problema di sicurezza solo perché una moschea è anche luogo politico . Una eventuale pericolosità potrà dipendere da “ quali “ politiche vi si realizzeranno.
Credo comunque sia più facile il controllo di una unica struttura piuttosto che di tutti gli attuali improvvisati luoghi di preghiera .
In merito ai cosiddetti “ problemi di seconda e terza generazione” e cioè l’esplosione della rivolta dei giovani figli di immigrati, avvenuta nella “ banlieu” francese , se ne condivide talmente la preoccupazione da ritenere importante prevenirla.
L’esclusione crea ingiustizia e disagio; porta alla ribellione. L’ inclusione offre sollievo all’ inevitabile sofferenza di chi abbandona il suo paese nella speranza di una vita migliore.
I figli degli immigrati sono nostri figli, futuri cittadini di una città che ha sempre accolto il cosiddetto” foresto” tanto che nel 1500 vi si trovavano due moschee.
Il modo civile con cui gli interessati si propongono anche a chi non riconosce loro un diritto sancito dalla nostra Costituzione fa riflettere sull' essere diversi da chi non accetta la reciprocità.
di Angela Francesca Burlando Vice Segretario del Partito Socialista
La costruzione della moschea costituisce ancora un problema forse perché l’ Amministrazione comunale l’ha proposta senza una aperta discussione e tale carenza continua ad offrire spazi a politici più protesi ad esasperare la paura del diverso che ad attenuarne le tendenze estreme.
Se fosse stata inserita in un progetto, anche culturale, discusso ed approvato, la moschea , avrebbe potuto entrare a far parte di un insieme di provvedimenti capaci di soddisfare richieste dei cittadini, da troppo tempo disattese.
Come proposto da Ali Reza Naser, professore di architettura bizantina ed islamica dell’ Università, una sala della moschea aperta a tutti avrebbe potuto anche contenere, in esposizione permanente,una serie di reperti di quella storia che ha visto la nostra città al centro della cultura mediterranea dal 1200 al 1600.
La manifestazione pro e contro- moschea , cui hanno aderito i cittadini, si é svolta su due fronti.
Quello favorevole, eterogeneo, variegato, convinto che tutte le religioni abbiano diritto al rispetto, si è unito ad un don Gallo scherzoso e consapevole del fatto che si può davvero essere “cittadini della città” secondo i criteri europei. In sottofondo la musica di De André.
Il secondo ha fatto capo a Rixi , giovane e scintillante segretario della Lega che in un recente scritto ha rifiutato l’ accusa di “ rozzezza culturale” attribuita al suo partito ed ha guidato la protesta con slogan che di culturale ben poco avevano.
Due considerazioni.
Non si può parlare di problema di sicurezza solo perché una moschea è anche luogo politico . Una eventuale pericolosità potrà dipendere da “ quali “ politiche vi si realizzeranno.
Credo comunque sia più facile il controllo di una unica struttura piuttosto che di tutti gli attuali improvvisati luoghi di preghiera .
In merito ai cosiddetti “ problemi di seconda e terza generazione” e cioè l’esplosione della rivolta dei giovani figli di immigrati, avvenuta nella “ banlieu” francese , se ne condivide talmente la preoccupazione da ritenere importante prevenirla.
L’esclusione crea ingiustizia e disagio; porta alla ribellione. L’ inclusione offre sollievo all’ inevitabile sofferenza di chi abbandona il suo paese nella speranza di una vita migliore.
I figli degli immigrati sono nostri figli, futuri cittadini di una città che ha sempre accolto il cosiddetto” foresto” tanto che nel 1500 vi si trovavano due moschee.
Il modo civile con cui gli interessati si propongono anche a chi non riconosce loro un diritto sancito dalla nostra Costituzione fa riflettere sull' essere diversi da chi non accetta la reciprocità.
venerdì 13 febbraio 2009
COMUNICATO STAMPA
La Federazione provinciale genovese del Partito Socialista è dalla parte del diritto costituzionale che tutela la libertà religiosa e la libera organizzazione dei luoghi di culto e di cultura religiosa.
Pertanto da pieno appoggio e partecipata attivamente a ogni iniziativa che consenta fattivamente di ottemperare a tale dettame costituzionale. Nello specifico siamo dalla parte di coloro che vogliono rispettare la richiesta della comunità mussulmana di erigere una propria Moschea in Genova.In questa specifica occasione siamo dalla parte della Signora Sindaco, che, dopo varie peregrinazioni e ostracismi xenofobi e razziati fatte nei confronti della comunità mussulmana genovese sempre manifestatamene rispettosa della laicità dello Stato, da parte della forze politiche più reazionarie e retrive quali Lega, AN, UDC e complessivamente PdL, ha doverosamente deliberato per l´assegnazione dello spazio situato al Lagaccio.
Anche oggi tanto reduci quanto nuovi giovani e vecchi socialisti saremo alla manifestazione pro Moschea al Lagaccio.
Luigi Fasce -per la segreteria provinciale
Pertanto da pieno appoggio e partecipata attivamente a ogni iniziativa che consenta fattivamente di ottemperare a tale dettame costituzionale. Nello specifico siamo dalla parte di coloro che vogliono rispettare la richiesta della comunità mussulmana di erigere una propria Moschea in Genova.In questa specifica occasione siamo dalla parte della Signora Sindaco, che, dopo varie peregrinazioni e ostracismi xenofobi e razziati fatte nei confronti della comunità mussulmana genovese sempre manifestatamene rispettosa della laicità dello Stato, da parte della forze politiche più reazionarie e retrive quali Lega, AN, UDC e complessivamente PdL, ha doverosamente deliberato per l´assegnazione dello spazio situato al Lagaccio.
Anche oggi tanto reduci quanto nuovi giovani e vecchi socialisti saremo alla manifestazione pro Moschea al Lagaccio.
Luigi Fasce -per la segreteria provinciale
domenica 8 febbraio 2009
In difesa del diritto di tutti

Cari compagni,
ieri il volantinaggio a favore della Moschea al Lagaccio, già previsto alla mattina, è stato rimandato al pomeriggio, in occasione di una manifestazione promossa da Legambiente.
Al mattino la delegazione del direttivo della Federazione provinciale ha preferito partecipare al sit-in di protesta e di solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica.
Erano presenti rappresentanti di vari gruppi: PD, Radicali, UAAR, Legambiente, Rifondazione, Sinistra Democratica insieme a tanti cittadini preoccupati.
Davanti alla minaccia del governo contro la Costituzione e la messa in discussione dei più elementari diritti, ci si poteva aspettare una maggiore sensibilità da parte dei militanti socialisti, specie dei più giovani che, freschi dello studio della storia, dovrebbero cogliere la portata di una situazione in cui l’affermazione del diritto è ostaggio di un presidente del Consiglio che immagina le elezioni dell’aprile 2008 alla stregua di una seconda marcia su Roma e ha instaurato una dipendenza giuridica nei confronti del Vaticano compatibile con dei "rapporti di protettorato" come afferma Scalfari nel suo fondo della domenica pubblicato oggi su Repubblica.
Chi oggi non avverte il terribile pericolo che sta attraversando lo stato di diritto, in cui molti di noi sono nati e cresciuti, ha bisogno di rispolverare, nella mente e nel cuore, la tragica storia che ha portato alla dittatura fascista.
Chi anziano e, come tale testimone diretto di quel periodo, ritiene che esprimersi con toni forti e risentiti verso l’ingerenza vergognosa della Chiesa cattolica (non condivisa peraltro dalla maggioranza dei cattolici) sia incompatibile con l’adesione ad un partito da sempre laico e libertario, deve chiarire a se stesso, prima che agli altri, le ragioni della PROPRIA adesione ad un partito che ancora aspira a definirsi Socialista.
Per coloro che si sentono offesi dalle istanze espresse in difesa della Costituzione e del diritto contro ingerenze che, già una volta nella storia, hanno favorito lo scivolamento verso la dittatura, e che ritengono lecito l’attuale atteggiamento di ricatto sulle coscienze dei credenti da parte delle gerarchie cattoliche tutte, tali persone devono solo guardarsi allo specchio e chiarirsi che il nostalgico affetto verso un vecchio partito non corrisponde ad una loro scelta coerente quindi è l’ora di sgombrare il campo da fraintendimenti soprattutto con se stessi.
Continuando questa deriva autoritaria ci sarà bisogno di esporsi, di dire dei NO chiari al di fuori di qualsiasi ambiguità e affiliazione di comodo: un partito non dovrebbe essere un’agenzia di collocamento atipica e se qualcuno ancora lo pensa, cambi velocemente indirizzo prima di dover pagare delle penali che non ha nessun motivo di onorare dal momento che non condivide né le scelte né le aspirazioni di quello che ritiene erroneamente essere il suo partito.
A completamento del resoconto di ieri, nel pomeriggio, alle 15,30, nella piazza della Pace, angolo via Napoli, c’è stato un incontro con Legambiente e diversi appartenenti alla comunità islamica.
E’ intervenuto l’iman Hussein Salah che ha sottolineato l’importanza di testimoniare come Genova sia da sempre una città aperta al dialogo e alla solidarietà e che la difesa dei diritti debba essere sostenuta da tutti.
Gli stessi concetti sono stati ribaditi dal rappresentante di Legambiente, Andrea Agostini e dal compagno Luigi Fasce che ha ricordato come la storia di Genova sia una storia di aperture a scambi commerciali e culturali e che tale tradizione che ha portato ricchezza e ha favorito una cultura contrassegnata dall’accoglienza e dallo scambio culturale.
Il volantinaggio è stato apprezzato e qualche persona capitata con il desiderio di "firmare contro" si è vista proporre di firmare a favore ed ha avuto modo di incontrare tanti musulmani sorridenti e dialoganti, segno che la vicinanza con la "diversità" non può che fare bene e aiuta a capire .
Domani alle 18, presso la scuola Duca degli Abruzzi, al Lagaccio, ci sarà l’incontro del Municipio che spiegherà alla cittadinanza le ragioni del proprio no alla moschea.
Sarà presente qualche nostro delegato, non con lo spirito di contrapposizione fine a se stesso, ma con l’urgenza di capire il livello delle ragioni che possono indurre un’entità amministrativa ad escludere qualsiasi apertura alla decisione del sindaco. Di questo verrà data puntuale relazione.
Saluti socialisti
Anna Gariglio - membro del direttivo federazione provinciale socialista Genova
ieri il volantinaggio a favore della Moschea al Lagaccio, già previsto alla mattina, è stato rimandato al pomeriggio, in occasione di una manifestazione promossa da Legambiente.
Al mattino la delegazione del direttivo della Federazione provinciale ha preferito partecipare al sit-in di protesta e di solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica.
Erano presenti rappresentanti di vari gruppi: PD, Radicali, UAAR, Legambiente, Rifondazione, Sinistra Democratica insieme a tanti cittadini preoccupati.
Davanti alla minaccia del governo contro la Costituzione e la messa in discussione dei più elementari diritti, ci si poteva aspettare una maggiore sensibilità da parte dei militanti socialisti, specie dei più giovani che, freschi dello studio della storia, dovrebbero cogliere la portata di una situazione in cui l’affermazione del diritto è ostaggio di un presidente del Consiglio che immagina le elezioni dell’aprile 2008 alla stregua di una seconda marcia su Roma e ha instaurato una dipendenza giuridica nei confronti del Vaticano compatibile con dei "rapporti di protettorato" come afferma Scalfari nel suo fondo della domenica pubblicato oggi su Repubblica.
Chi oggi non avverte il terribile pericolo che sta attraversando lo stato di diritto, in cui molti di noi sono nati e cresciuti, ha bisogno di rispolverare, nella mente e nel cuore, la tragica storia che ha portato alla dittatura fascista.
Chi anziano e, come tale testimone diretto di quel periodo, ritiene che esprimersi con toni forti e risentiti verso l’ingerenza vergognosa della Chiesa cattolica (non condivisa peraltro dalla maggioranza dei cattolici) sia incompatibile con l’adesione ad un partito da sempre laico e libertario, deve chiarire a se stesso, prima che agli altri, le ragioni della PROPRIA adesione ad un partito che ancora aspira a definirsi Socialista.
Per coloro che si sentono offesi dalle istanze espresse in difesa della Costituzione e del diritto contro ingerenze che, già una volta nella storia, hanno favorito lo scivolamento verso la dittatura, e che ritengono lecito l’attuale atteggiamento di ricatto sulle coscienze dei credenti da parte delle gerarchie cattoliche tutte, tali persone devono solo guardarsi allo specchio e chiarirsi che il nostalgico affetto verso un vecchio partito non corrisponde ad una loro scelta coerente quindi è l’ora di sgombrare il campo da fraintendimenti soprattutto con se stessi.
Continuando questa deriva autoritaria ci sarà bisogno di esporsi, di dire dei NO chiari al di fuori di qualsiasi ambiguità e affiliazione di comodo: un partito non dovrebbe essere un’agenzia di collocamento atipica e se qualcuno ancora lo pensa, cambi velocemente indirizzo prima di dover pagare delle penali che non ha nessun motivo di onorare dal momento che non condivide né le scelte né le aspirazioni di quello che ritiene erroneamente essere il suo partito.
A completamento del resoconto di ieri, nel pomeriggio, alle 15,30, nella piazza della Pace, angolo via Napoli, c’è stato un incontro con Legambiente e diversi appartenenti alla comunità islamica.
E’ intervenuto l’iman Hussein Salah che ha sottolineato l’importanza di testimoniare come Genova sia da sempre una città aperta al dialogo e alla solidarietà e che la difesa dei diritti debba essere sostenuta da tutti.
Gli stessi concetti sono stati ribaditi dal rappresentante di Legambiente, Andrea Agostini e dal compagno Luigi Fasce che ha ricordato come la storia di Genova sia una storia di aperture a scambi commerciali e culturali e che tale tradizione che ha portato ricchezza e ha favorito una cultura contrassegnata dall’accoglienza e dallo scambio culturale.
Il volantinaggio è stato apprezzato e qualche persona capitata con il desiderio di "firmare contro" si è vista proporre di firmare a favore ed ha avuto modo di incontrare tanti musulmani sorridenti e dialoganti, segno che la vicinanza con la "diversità" non può che fare bene e aiuta a capire .
Domani alle 18, presso la scuola Duca degli Abruzzi, al Lagaccio, ci sarà l’incontro del Municipio che spiegherà alla cittadinanza le ragioni del proprio no alla moschea.
Sarà presente qualche nostro delegato, non con lo spirito di contrapposizione fine a se stesso, ma con l’urgenza di capire il livello delle ragioni che possono indurre un’entità amministrativa ad escludere qualsiasi apertura alla decisione del sindaco. Di questo verrà data puntuale relazione.
Saluti socialisti
Anna Gariglio - membro del direttivo federazione provinciale socialista Genova
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