giovedì 18 dicembre 2008

Caso Eluana


CASO ELUANA. I SOCIALISTI CON IL LUTTO AL BRACCIO PER LA SCOMPARSA DEL DIRITTO IN ITALIA

"Un minuto di raccoglimento e successivo volantinaggio nel centro di Roma da parte della segreteria nazionale del partito, riunitasi davanti la sede del governo a Palazzo Chigi. I socialisti hanno voluto manifestare tutto il dolore per la direttiva del governo sul caso Eluana Englaro, e tutto il rispetto dovuto alla famiglia di Eluana. La segreteria ha inoltre invitato i rappresentanti dei partiti laici, riformisti e di sinistra presenti in Parlamento a rispettare in aula il minuto di raccoglimento, e ha chiesto alle segreterie degli stessi partiti di unirsi ai socialisti nella protesta. Il segretario Riccardo Nencini e tutti i componentui della segreteria portavano il lutto al braccio per la scomparsa del diritto in Italia".

LA DIRETTIVA SACCONI E' EVERSIVA

Locatelli: credevo che Sacconi fosse laico. Non lo riconosco più

"La direttiva del ministro Sacconi, che lui definisce 'laica', è invece una direttiva eversiva perchè istiga le strutture regionali al compimento di un reato: rifiutarsi di eseguire una sentenza della Cassazione". Lo ha affermato il segretario del partito Riccardo Nencini, che ha aggiunto "nella lucida pazzia del governo probabilmente si vuol far passare anche questo sopruso come 'riformismo socialista'. Ma la realtà è che il socialismo si basa sul rispetto dei diritti e della libertà, mentre l'iniziativa di Sacconi non sarebbe mai venuta in mente a un ex socialista vero". Pia Locatelli, Presidente del CN del partito osserva che "L'intervento del ministro Sacconi è a dir poco sorprendente. Interviene su una sentenza della Cassazione pretendendo di riscrivere da solo una legge che neppure esiste. Ma sono ancora più sorpresa - aggiunge la Locatelli- perché abbiamo militato assieme in un partito, quello socialista, che ha sempre avuto come tratto distintivo la laicità e il rispetto della libertà altrui. Quella di Eluana- sottolinea la dirigente socialista- è una tragedia personale, privata, che così viene trasformata in terreno di scontro ideologico da chi pretende di dare una dimensione etica allo Stato, di scrivere le leggi sulla base di un credo religioso, né più né meno come è avvenuto nell'Iran di Khomeini e nei regimi teocratici dell'islam più retrivo. Non lo riconosco più- conclude la Locatelli-. Credevo che fosse un laico. Un abbraccio di affetto e di solidarietà per la famiglia di Eluana.

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